
24 Giu Testimonianza
“ Mi chiamo Marco, ho perso la mia giovane compagna da poco tempo a causa di una terribile quanto letale malattia, non riuscendo a superare il grande vuoto che mi ha lasciato mi sono avvicinato al mondo della medianita’ cercando di poter stabilire un contatto e ricevere un po’ di conforto al triste lutto che imperversava in me. Mi sono così messo alla ricerca di chi fa queste cose per vocazione o per mestiere e ho cercato sui siti dedicati finché casualmente mi sono imbattuto nella medium Emanuela Dal Santo, ho preso appuntamento sia per un incontro pubblico dimostrativo che per un incontro privato. Così dopo un viaggio di circa 4 ore mi sono recato a Torino dove riceve. Devo dire che ero pieno di attese e per niente timorato di queste sedute medianiche e le attese non hanno tardato ad arrivare, durante l’incontro pubblico si è aperto con Emanuela molto solare e disponibile al dialogo che ha spiegato cosa sono questi eventi e quanto siano naturali, quando è stato il mio turno, mi sono state presentate delle evidenze inerenti a mia mamma, anche lei deceduta due anni fa, e devo dire che le evidenze sono state molto precise e il messaggio molto bello e gratificante e non c’è assolutamente da avere timori perché tutto si svolge nella più totale serenità e tranquillità, ma il vero motivo per cui ero lì non era quello, ero rimasto un poco male della visita di mia mamma, non avevo realizzato il vero motivo che mi aveva condotto lì. Al mattino dopo durante l’incontro privato ecco invece ciò che mi aspettavo, iniziano le evidenze di una vita insieme alla mia compagna, cose che sapevamo solo noi e sono arrivati anche messaggi tendenti a rasserenare il mio cuore pieno di sensi di colpa molto difficili da eludere. Alla fine dell’incontro Emanuela mi ha detto di porre attenzione alla radio perché spesso si manifestano così, con una canzone, una musica, qualcosa che riconduce ad un vissuto particolarmente sentito, vuoi per emozioni che per messaggi inerenti a qualcosa. E dopo due giorni succede qualcosa di veramente inaspettato, mentre ero in auto che di notte mi recavo al lavoro, la radio in auto stava leggendo la pennetta usb dove ho inciso molti CD dei Pooh, molti brani famosissimi e molti sconosciuti, l’esecuzione dei brani era a basso volume ed io mentre guidavo pensavo a tutt’altro, le note mi entravano negli orecchi ma senza concentrarmici sopra, finché ad un certo punto c’è stato un picco improvviso del volume verso l’alto, non capisco cosa è avvenuto, ma poco dopo mi ricordo di cosa mi disse Emanuela, così guardo che brano stavo ascoltando e realizzo che non si tratta di un brano blasonato che tutti conosciamo ma uno di quei brani meno conosciuti, io fans dei Pooh non lo conoscevo e quando leggo il titolo rimango basito, un titolo scritto in francese, forse l’unico titolo in lingua francese dei Pooh (alla mia compagna piaceva molto il francese), ma sopratutto il significato di quel titolo tradotto in italiano mi lascia basito:” c’est difficile mais c’est la vie – è difficile ma la vita è cosi”, un titolo che dice già tutto, perché per me ogni giorno è molto difficile senza di lei, poi ascolto il testo con attenzione, lo leggo e vi trovo molti messaggi tipo: ” se avessi per un giorno la macchina del tempo non cambierei la storia cambiando di un minuto, qualche risposta qualche addio – grazie per quel che ho avuto qui – se tornassi in tutti i posti del mio cuore, quante volte potrei dire a chi mi ha dato un po di se tu se parte di me, ecc.” Direi molto significativo per me e cos’altro potrebbe essere se non un chiaro messaggio visto che le allusioni sono precisissime e guarda caso il volume si alza su questo brano che non conoscevo anziché magari su “pensiero”. Il vuoto non si colma, la mancanza di chi non c’è più rimane molto forte, ma è bello e confortante sapere che tutto non finisce e che chi ci ha amato e amiamo è ancora accanto a noi anche se non possiamo più abbracciarlo. Consiglio di provare questa esperienza a chi ne sente necessità, io la sentivo molto forte e la ripeterò, non vi è niente di spaventevole e nemmeno di evocazione dell’occulto, vi è solo la ricerca di serenità e di contatto attraverso chi ha il dono e le capacità di poter fare da ponte fra loro e noi facendoci pervenire dei messaggi preceduti da evidenze finalizzate a riconoscere chi ci sta contattando “