Contatto medianico – Testimonianza

Contatto medianico – Testimonianza

“Ho conosciuto Emanuela per puro caso, attraverso un’amica. Ho partecipato ad una serata collettiva sulla medianità, inizialmente per curiosità perché non avevo mai fatto nulla in gruppo. E’ stata un’esperienza interessante, ma ad essere sincera, non mi ha entusiasmata molto, non per le scarse capacità della Emanuela, che a mio avviso vedevo ben preparata, ma perché durante un incontro di gruppo, com’è giusto che sia, si manifestano più persone che arrivano dall’aldilà e si mettono in contatto con tutti o quasi tutti i presenti in sala. Ora, anche se è vero che la persona seduta accanto a te magari manco la conosci, un po’ di pudicizia e di timidezza ti impediscono di scioglierti quanto invece vorresti, perché non ti va di far sapere agli altri i fatti tuoi, le tue vicissitudini o i tuoi dolori.

Durante quella serata per me è arrivato mio papà ed è stato molto bello, un po’ perché non me lo aspettavo, e un po’ perché mi ha mandato dei messaggi che andavano dritti al cuore. Mio padre poi era stato un gran papà, un papà con la P maiuscola e sapere che era venuto a dirmi delle cose così belle è stato doppiamente gratificante, ma io avrei voluto di più… Quella sera invece tutto è finito lì. Avevo perso una figlia e proprio per questo durante gli ultimi 3 o 4 anni mi sono avvicinata a questo mondo, fino ad allora per me quasi sconosciuto. Era lei che avrei voluto sentire più di qualsiasi altro.

Ero già stata in precedenza da altre medium e, senza essere presuntuosa, credo di non essermi mai affidata a ciarlatani, anzi, ho avuto da tutte, (guarda caso erano tutte femmine!), degli ottimi riscontri. Avevo iniziato perché volevo semplicemente scoprire se mia figlia stava bene e se era felice nella sua nuova dimensione, pensando che poi mi sarei “tranquillizzata”. Così non è stato, perché alla fine continuavo a voler sapere sempre di più, ma soprattutto avevo voglia di sentirla, avevo necessità che lei mi parlasse ancora, che mi confermasse che stava bene e che finalmente era libera dalla quella condizione di vita limitata in cui si era dovuta rifugiare dopo la malattia,  per cui saltuariamente, senza però “abbuffarmi”, ho cercato dei contatti attraverso diverse medium che mi hanno dato dei riscontri più che positivi. Ovviamente, come è giusto che sia, durante questi incontri non ho mai dato nessun indizio per agevolare il contatto tra la medium e la persona che era trapassata. Ho sempre atteso che le informazioni arrivassero da sé, in modo naturale e Dio solo sa quanti input sono arrivati.

Ho avuto tante, ma proprio tante conferme. Cose che mi sono state dette che nessuno sapeva all’infuori di noi 2. Ho avuto delle descrizioni molto dettagliate di com’era lei fisicamente quando ancora era tra noi, con il suo sorriso sempre stampato in viso, solare come non mai. E’ stato un gran toccasana per me e questi incontri mi hanno fatto capire, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che gran bella persona era mia figlia. Una ragazza molto determinata con sani principi ben radicati e che io non finirò mai di ringraziare per tutti gli insegnamenti che ho ricevuto.

Emanuela è stata per ora l’ultima di questo mio peregrinare. L’incontro privato è iniziato in modo molto soft, parlando del più e del meno, di banalità e di cose relative al nostro quotidiano e poi, all’improvviso lei ha iniziato a farmi delle domande mirate, molto mirate, fino a che …è arrivata la mia bellissima e adorata figlia.

Emanuela parlava pacatamente con una gestualità particolare, quasi eterea. Queste sono le cose che mi hanno colpita fin dalla prima sera dell’incontro di gruppo. Le mani e la voce, ma soprattutto le mani. L’incontro è stato ovviamente toccante perché le emozioni ad un certo punto prendono il sopravvento e riesci a stento a trattenerti, ma le cose che mi sono state dette erano talmente belle che sarei stata lì per delle ore, anche se poi alla fine non riesci neanche più a chiedere altro … ascolti e basta, ascolti e piangi, ascolti e pensi …pensi che lei sta bene, che lei sorride, che lei vive in un mondo parallelo dove non c’è più dolore. Ed è questo alla fine la cosa più importante. Io credo che ogni genitore desideri la felicità del proprio figlio e sapere che lei è felice mi gratifica, anche se indubbiamente non poterla vedere, ma soprattutto non poterla abbracciare, è la cosa che mi manca di più in assoluto.

Devo però dire che questi incontri hanno fatto sì che io potessi vedere la vita sotto un’altra prospettiva e mi hanno aiutata a prendere coscienza di quanto superficiali e futili fossero stati i motivi per cui molte mi sono arrabbiata. Con questo non voglio dire che non mi sono mai più arrabbiata, ma credo di essere diventata più saggia e di aver tolto un po’di grigiore dalla mia vita terrena. Una volta una medium mi ha detto, “osserva le farfalle e pensa a tua figlia quando ti svolazzano attorno”. E’ così che sto cercando la mia nuova dimensione. Vorrei essere felice, per far felice lei.

Ho vissuto il dolore più grande e profondo che si possa immaginare e la mia ferita non potrà mai rimarginarsi dalla perdita di una parte di me stessa. E’ una ferita che rimarrà sempre dolorosamente aperta, ma nel contempo non voglio dimenticarmi di sorridere, di essere più sensibile e comprensiva nei confronti del prossimo, dando più valore ai sentimenti  piuttosto che alle cose materiali. Io non posso far altro che consigliare questi incontri a tutti quelli che hanno perso delle persone care, perché ti arricchiscono e ti fanno dare il giusto peso e valore sia alle persone che alle cose. Tanti forse hanno timore di questo mondo sconosciuto e a volte faticano ad avvicinarsi a causa di vecchi e oscuri retaggi, ma posso assicurare che non c’è nulla da temere, anzi c’è tanto, ma proprio tanto da imparare. “



Call Now Button